Il clima del nostro pianeta sta cambiando in modo preoccupante e irreversibile a causa delle attività umane, in particolare dell’uso massiccio dei combustibili fossili che aumentano la concentrazione di gas serra nell’atmosfera. Questo provoca l’innalzamento della temperatura media globale, che a sua volta rende sempre più frequenti e intensi fenomeni climatici estremi come inondazioni, siccità, ondate di calore, incendi, uragani e scioglimento dei ghiacci1. Questi fenomeni hanno gravi conseguenze per la biodiversità, la sicurezza alimentare, la salute umana, i diritti umani e la pace.

La comunità scientifica è unanime nel sostenere che siamo di fronte a una crisi climatica senza precedenti e che occorre agire con urgenza per limitare il riscaldamento globale a 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali, come stabilito dall’accordo di Parigi del 2015. Tuttavia, gli impegni assunti finora dai paesi firmatari dell’accordo sono insufficienti per raggiungere questo obiettivo e ci stiamo avvicinando a una serie di punti di non ritorno che potrebbero innescare un cambiamento climatico catastrofico e irreversibile.

Per evitare questo scenario, sono necessarie azioni urgenti e coordinate a tutti i livelli: globale, regionale, nazionale e locale. Alcune delle azioni più importanti sono:

  • Ridurre drasticamente le emissioni di gas serra, in particolare di anidride carbonica e metano, attraverso la transizione verso fonti di energia rinnovabile, l’efficienza energetica, la mobilità sostenibile, l’agricoltura ecologica e la riduzione del consumo di carne.
  • Aumentare la capacità di assorbimento di carbonio dei cosiddetti “serbatoi naturali”, come le foreste, i suoli, i prati marini e le torbiere, attraverso la protezione, il ripristino e la gestione sostenibile degli ecosistemi.
  • Adattarsi agli impatti dei cambiamenti climatici già in atto o inevitabili, attraverso la resilienza delle infrastrutture, dei sistemi produttivi e delle comunità, la riduzione del rischio di disastri, la protezione delle persone più vulnerabili e il sostegno alla migrazione climatica.
  • Mobilizzare risorse finanziarie adeguate e equamente distribuite per sostenere le azioni di mitigazione e adattamento al cambiamento climatico, in particolare nei paesi in via di sviluppo che sono i più colpiti dagli impatti ma i meno responsabili delle emissioni.

Rafforzare la cooperazione internazionale e il dialogo multilaterale per affrontare il cambiamento climatico come una sfida globale che richiede soluzioni condivise e solidali.

Queste azioni richiedono un forte impegno politico, una visione strategica e una partecipazione attiva della società civile. Ognuno di noi può fare la propria parte per contribuire a salvare il nostro pianeta dalla crisi climatica. Alcune semplici azioni che possiamo compiere nella nostra vita quotidiana sono:
Ridurre il consumo di energia elettrica e preferire quella proveniente da fonti rinnovabili.
Utilizzare mezzi di trasporto ecologici come la bicicletta, i mezzi pubblici o il car pooling.

  • Ridurre il consumo di carne e preferire alimenti biologici e di stagione
  • Evitare lo spreco di cibo e di acqua
  • Riciclare e ridurre i rifiuti, in particolare la plastica
  • Acquistare prodotti locali e a basso impatto ambientale
  • Informarsi e sensibilizzare gli altri sul tema del cambiamento climatico
  • Sostenere le iniziative e le organizzazioni che si occupano di contrastare la crisi climatica

In conclusione, il cambiamento climatico è una minaccia esistenziale per l’umanità e per il pianeta. Non possiamo più ignorare le evidenze scientifiche e i segnali che la natura ci sta inviando. Dobbiamo agire ora, con determinazione e responsabilità, per limitare il riscaldamento globale e adattarci agli impatti inevitabili. Solo così potremo garantire un futuro sostenibile e dignitoso per noi e per le generazioni future.