
L’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile è un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU. Essa ingloba 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile Sustainable Development Goals (SDGs) in un grande programma d’azione per un totale di 169 ‘target’ o traguardi (qui maggiori approfondimenti) L’avvenimento è un importante risultato della cooperazione internazionale, che si prefigge di aiutare i paesi in via di sviluppo eliminando la povertà estrema entro il 2030 senza compromettere il pianeta.
Cosa vuol dire Promuovere l’inclusione sociale attraverso l’Agenda 2030
L’inclusione sociale è il processo di miglioramento delle condizioni di partecipazione in tutti gli ambiti della società, in particolare per le persone emarginate, attraverso il miglioramento delle opportunità, l’accesso alle risorse, il riconoscimento dei diritti e il rispetto della dignità umana. L’Agenda 2030 riconosce l’importanza dell’inclusione sociale come componente fondamentale per raggiungere uno sviluppo sostenibile e duraturo.
Vari obiettivi e traguardi dell’Agenda 2030 si focalizzano specificamente sulla promozione dell’inclusione sociale, come l’obiettivo di “porre fine ad ogni forma di povertà” (SDG 1), “ridurre le ineguaglianze” (SDG 10), “rendere le città inclusive e sostenibili” (SDG 11). Altri obiettivi contribuiscono indirettamente a creare società più inclusive, ad esempio assicurando “una vita sana e promuovere il benessere per tutti” (SDG 3), “un’educazione di qualità inclusiva ed equa” (SDG 4) e “la parità di genere” (SDG 5).
Le politiche di inclusione sociale promosse dall’Agenda 2030
L’Agenda 2030 promuove un approccio olistico allo sviluppo sostenibile e incoraggia i paesi ad adottare politiche che affrontino contemporaneamente diverse dimensioni della sostenibilità. Per quanto riguarda l’inclusione sociale, ecco alcune delle principali politiche promosse:
- Politiche di protezione sociale universale per garantire che nessuno sia lasciato indietro. Ad esempio, sistemi di assicurazione sanitaria, pensionistici e di disoccupazione accessibili a tutti.
- Politiche per aumentare la partecipazione al mercato del lavoro, come tutele per categorie svantaggiate, incentivi all’assunzione, formazione professionale.
- Politiche abitative per aumentare l’accesso ad alloggi dignitosi, contrastando segregazione e degradazione urbana.
- Politiche educative inclusive, ad esempio ampliando l’accesso all’istruzione anche per soggetti con difficoltà.
- Servizi essenziali universali (acqua, igiene, trasporti, internet, ecc.) con tariffe sociali per fasce disagiate.
- Empowerment di gruppi discriminati per promuoverne partecipazione sociale, economica e politica.
- Politiche di integrazione di migranti e rifugiati, contrastando discriminazioni.
L’Agenda 2030 invita i paesi ad adattare queste politiche ai contesti nazionali e locali, secondo i principi di universalità, uguaglianza e non discriminazione.
I benefici dell’inclusione sociale per lo sviluppo sostenibile
Investire nell’inclusione sociale genera molteplici benefici non solo per gli individui e i gruppi direttamente coinvolti, ma anche per la società nel suo complesso:
- Crescita economica inclusiva e riduzione della povertà, grazie alla maggiore partecipazione al mercato del lavoro.
- Coesione sociale, con riduzione di conflitti e disordini civili.
- Salute pubblica migliore, poiché l’accesso ai servizi sanitari è garantito a tutti.
- Maggiore produttività, innovazione e crescita economica, valorizzando i talenti di tutti.
- Città più vivibili e sicure grazie all’integrazione di tutti i residenti.
- Responsabilizzazione di gruppi discriminati, che possono contribuire al progresso sociale.
- Decisioni politiche più rappresentative degli interessi della società.
- Maggiore fiducia nelle istituzioni democratiche quando queste promuovono l’inclusione.
In sintesi, società più inclusive sono anche società più stabili, prospere e resilienti. Per questo l’inclusione sociale è una componente fondamentale dello sviluppo sostenibile promosso dall’Agenda 2030.
Alcuni esempi di paesi che stanno attuando buone politiche per l’inclusione sociale in linea con l’Agenda 2030:
- La Finlandia ha uno dei sistemi di welfare più completi al mondo, con sanità, istruzione e protezioni sociali universali che aiutano a ridurre povertà e disuguaglianze. Questo supporta l’SDG 1 sconfiggere la povertà e l’SDG 10 ridurre le disuguaglianze.
- La Nuova Zelanda ha aumentato il congedo parentale retribuito da 14 a 26 settimane, contribuendo a migliorare l’equilibrio tra lavoro e vita privata e l’uguaglianza di genere, sostenendo l’SDG 5 uguaglianza di genere.
- La Slovenia ha programmi per migliorare l’inclusione dei Rom, compresi sostegno all’istruzione e all’occupazione, a supporto dell’SDG 4 istruzione di qualità e SDG 8 lavoro dignitoso.
- La Costa Rica ha sistemi sanitari e d’istruzione universali, oltre a programmi d’integrazione per migranti e rifugiati, a sostegno dell’SDG 3 salute e benessere, SDG 4 istruzione di qualità e SDG 10 ridurre le disuguaglianze.
- Il Ruanda ha un forte focus sulla parità di genere, con oltre il 60% dei membri del parlamento nazionale che sono donne, a sostegno dell’SDG 5 uguaglianza di genere.
- L’Ecuador fornisce alle persone con disabilità bonus, esenzioni e altri benefici per migliorarne l’inclusione, sostenendo l’SDG 10 ridurre le disuguaglianze.
- L’India ha il più grande programma di trasferimenti diretti di denaro ai poveri al mondo, che aiuta ad eliminare la povertà estrema, a sostegno dell’SDG 1 sconfiggere la povertà.
- Il Bolsa Familia del Brasile fornisce trasferimenti di denaro alle famiglie povere per mantenere i bambini a scuola e garantire l’assistenza sanitaria, a sostegno dell’SDG 1 sconfiggere la povertà, SDG 3 salute e benessere e SDG 4 istruzione di qualità.
- Gli schemi di protezione sociale norvegesi, come indennità di disoccupazione, malattia e pensioni, aiutano a ridurre povertà e disuguaglianze, sostenendo l’SDG 1 sconfiggere la povertà e l’SDG 10 ridurre le disuguaglianze.
Conclusione
L’Agenda 2030 riconosce l’importanza cruciale dell’inclusione sociale per raggiungere uno sviluppo realmente sostenibile. Attraverso i suoi Obiettivi e target, essa promuove un ampio spettro di politiche socio-economiche volte ad eliminare ogni forma di emarginazione e discriminazione. Queste politiche, se effettivamente implementate, possono generare enormi benefici non solo per gli individui ma anche per le società nel loro complesso. La sfida per i prossimi 15 anni sarà tradurre gli impegni dell’Agenda 2030 in concrete azioni a livello nazionale e locale che mettano veramente al centro i più vulnerabili. Soltanto così potremo sperare in un futuro realmente sostenibile per tutti.
Foto di Clay Banks su Unsplash