Il primo obiettivo dell’Agenda 2030 dell’ONU fa appello al nostro senso di giustizia. Questo obiettivo è formulato in termini semplici, ma audaci: “Porre fine alla povertà in tutte le sue forme, ovunque”. In questo articolo spieghiamo cos’è l’Agenda 2030.

È necessario affrontare la povertà in tutte le sue dimensioni attraverso strategie che includano il miglioramento dell’accesso alle risorse e ai servizi essenziali, il potenziamento della protezione sociale e l’adozione di misure per proteggere le persone dai rischi. Si deve assicurare che tutti, in particolare i più poveri e vulnerabili, abbiano uguali diritti alle risorse economiche, all’accesso ai servizi di base, alla proprietà e al controllo sulle terre e altre forme di proprietà, all’eredità, alle risorse naturali, e a servizi finanziari e tecnologici appropriati.

Queste strategie devono tenere conto delle specifiche vulnerabilità delle persone povere, affrontare la disuguaglianza e promuovere la partecipazione delle persone povere nelle decisioni che influenzano le loro vite.

Gli obiettivi secondari collegati

Come abbiamo detto, l’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 1 dell’Agenda 2030 si concentra su “Eliminare la povertà in tutte le sue forme ovunque”. Questo obiettivo riconosce che la povertà va oltre la mancanza di reddito e risorse e include anche mancanze di beni di base quali cibo, acqua pulita, sanità, istruzione, e molto altro. Esso è ulteriormente suddiviso in sette target specifici:

  1. Ridurre almeno della metà la proporzione di uomini, donne e bambini di tutte le età che vivono in povertà in tutte le sue dimensioni secondo le definizioni nazionali.
  2. Implementare a livello nazionale sistemi e misure di protezione sociale adeguati per tutti, compresi i minimi, e entro il 2030 raggiungere una copertura significativa dei poveri e dei vulnerabili.
  3. Garantire che tutti gli uomini e le donne, in particolare i poveri e i vulnerabili, abbiano diritti uguali all’accesso alle risorse economiche, così come l’accesso ai servizi di base, alla proprietà e al controllo delle terre e ad altre forme di proprietà, all’eredità, ai servizi finanziari, alle nuove tecnologie e ai servizi finanziari, compreso il microfinanziamento.
  4. Costruire la resilienza dei poveri e di coloro che si trovano in situazioni di vulnerabilità e ridurre la loro esposizione e vulnerabilità ai fenomeni climatici estremi e ad altri shock economici, sociali e ambientali.
  5. Assicurare una mobilitazione significativa delle risorse provenienti da una varietà di fonti, compreso il potenziamento della cooperazione per lo sviluppo, per fornire mezzi adeguati e prevedibili ai paesi in via di sviluppo, in particolare ai paesi meno avanzati, per implementare programmi e politiche per porre fine alla povertà in tutte le sue dimensioni.
  6. Creare un quadro normativo solido a livello nazionale, regionale e internazionale, basato su strategie di sviluppo a favore dei poveri per sostenere gli investimenti accelerati nelle azioni di eliminazione della povertà.

L’obiettivo è certamente ambizioso, ma la necessità di porre fine alla povertà è indiscutibile. Porre fine alla povertà non è solo un obiettivo economico, ma anche una questione di dignità umana e diritti fondamentali. Ogni singola persona, ovunque essa si trovi, ha diritto a una vita libera dalla povertà e dalle sue conseguenze devastanti.