
Dieci comuni dell’Alta Sabina (qui il dettaglio) uniscono le forze per intraprendere un’audace e ambiziosa iniziativa ambientale. L’obiettivo è la rigenerazione territoriale partecipata, alimentata da un finanziamento di circa 3 milioni di euro, concesso grazie al PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza).
Un’Alleanza Strategica
Questi comuni, guidati dal Comune di Rocca Sinibalda, sono determinati a rilanciare il loro territorio attraverso un progetto innovativo ed ecologicamente orientato. L’innovazione ecologica, l’intelligenza collettiva e l’auto-organizzazione sono le parole d’ordine di questa alleanza. Nel corso dei prossimi tre anni, il territorio dell’Alta Sabina si arricchirà di tecnologie avanzate immateriali di pianificazione e di molteplici infrastrutture, mirate a sostenere la mobilità elettrica, le energie rinnovabili e l’agricoltura biologica.
La Green Community Alta Sabina
La Green Community Alta Sabina sarà modellata attivamente dalla partecipazione dei suoi abitanti e degli operatori economici locali. Il progetto prevede lo sviluppo di comunità energetiche, che rendono più economico l’accesso alle energie rinnovabili. Inoltre, le iniziative turistiche saranno decise considerando le esigenze degli operatori e dei residenti, oltre che le caratteristiche specifiche del territorio dell’Alta Sabina.
Green Communities: Rigenerazione Ambientale, Sociale ed Economica
Il sindaco di Rocca Sinibalda afferma che le Green Communities rappresentano un percorso ideale per una rigenerazione del territorio, non solo ambientale, ma anche sociale ed economico. Esse costituiscono una risposta a tre crisi contemporanee: climatica, economica e pandemica, cercando al contempo di superare le disuguaglianze sociali e territoriali.
L’Innovazione Tecnologica all’Opera
Per rendere possibile tutto questo, si avvalgono di tecnologie avanzate come il digital twin e la blockchain. Quest’ultima consentirà di mantenere un registro sicuro e trasparente e di misurare l’impatto dei servizi scambiati sul territorio attraverso smart contract. La strategia di rigenerazione implica un processo di auto-organizzazione per la costruzione di scenari condivisi di futuro.
Infrastrutture Sostenibili e Valorizzazione dei Beni Comuni
Il progetto prevede lo sviluppo di diverse infrastrutture, come un impianto di biogas alimentato dalle biomasse legnose, stazioni di ricarica per veicoli elettrici, e strutture per l’efficientamento idrico. A ciò si aggiunge la formazione di comunità energetiche e il consolidamento del Biodistretto. Tutto questo concorre ad una valorizzazione dei beni comuni e alla promozione di un’economia circolare.
Una Strategia di Design Systems Thinking
Secondo Elena Battaglini, (designer del progetto CSR per la Fondazione Di Vittorio, il progetto CSR) – Alta Sabina propone una strategia progettata in design systems thinking. Questo approccio promuove una collaborazione mutua tra la popolazione, le istituzioni e la partnership pubblico privata di imprese e esperti. L’obiettivo è favorire un processo di apprendimento collettivo per la transizione ecologica, generando un progetto riproducibile in altri contesti con esiti differenti.
Prospettive per il Futuro
La transizione ecologica progettata per l’Alta Sabina, punta a un percorso tecnico e tecnologico che renderà il territorio autosufficiente in alcuni cicli di produzione, favorendo l’economia circolare. Ma c’è anche un aspetto di trasformazione culturale ed economica, con l’obiettivo di attrarre giovani generazioni e promuovere un turismo slow e sostenibile.
L’Alta Sabina è un esempio eccellente di come una comunità può affrontare le sfide ambientali attraverso l’innovazione, la collaborazione e l’impegno per un futuro più sostenibile.