
Il quinto Rapporto nazionale sull’economia circolare realizzato dal Circular Economy Network, in collaborazione con ENEA e con il patrocinio della Commissione Europea, del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e del Ministero delle Imprese e del Made in Italy è stato presentato a Roma il 16 maggio 2023, con la partecipazione di vari rappresentanti di organizzazioni legate all’ambiente, alla sostenibilità e alla produzione.
Il rapporto sottolinea la necessità di accelerare la transizione all’economia circolare per migliorare le condizioni del pianeta e apportare benefici economici, compreso l’attenuare l’inflazione causata dall’aumento dei costi dei materiali e dell’energia.
Tra i dati presentati, si evidenzia come, nonostante le crisi ambientali in corso, il tasso di circolarità nell’economia mondiale sta diminuendo. In cinque anni, si è passati dal 9,1% al 7,2%, il che significa che il pianeta ricicla e riutilizza meno risorse di prima.
Il rapporto rileva un declino globale nel tasso di circolarità, sceso dal 9,1% al 7,2% in cinque anni, indicando una riduzione del riciclo e del riuso a livello mondiale. L’Italia rimane la nazione più circolare tra le principali economie dell’UE, nonostante abbia perso posizioni negli ultimi cinque anni. Il tasso di utilizzo circolare dei materiali in Italia è al 18,4%, superiore alla media dell’UE del 11,7% nel 2021. Tuttavia, questo è sceso dal 20,6% nel 2020 e dal 19,5% nel 2019.
Il rapporto evidenzia inoltre la dipendenza dell’Italia dall’estero per l’importazione del 99% delle sue materie prime critiche, rendendo fondamentale l’adozione di strategie di economia circolare.
Infine, un sondaggio presentato durante la conferenza mostra un crescente interesse degli italiani per l’economia circolare, con quasi la metà degli intervistati che ha acquistato un prodotto usato negli ultimi tre anni.
Edo Ronchi, presidente del Circular Economy Network, ha sottolineato la necessità di accelerare il passaggio all’economia circolare per combattere l’inflazione. Ha chiesto il rispetto del cronoprogramma di attuazione della Strategia nazionale per l’economia circolare e l’adozione tempestiva delle misure europee, il rafforzamento del sostegno alle imprese e lo sviluppo dell’economia circolare delle materie prime critiche, tra le altre misure.
Roberto Morabito, direttore del Dipartimento ENEA di Sostenibilità dei sistemi produttivi e territoriali, ha sottolineato la dipendenza dell’Italia dalle materie prime critiche, che è oltre il 99%. Queste materie prime sono fondamentali per le filiere hi-tech legate alla transizione energetica, circolare e digitale e alla qualità della vita in generale.
Maggiori informazioni sul sito della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile
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